I benefici della Meditazione Vipassana

Oltre a tutti i benefici tipici di tutte le altre meditazioni, la Vipassana ne ha di ben altri!

Perché, oltre ad averli tutti, non si sofferma solo a tutti quei benefici sulla salute fisica e mentale del tipo:

La Meditazione Vipassana, va anche oltre! Per me è la meditazione delle meditazioni ecco perché…

Guarda il video di circa 10 minuti (o prosegui la lettura):

Benefici della Vipassana

Ma vediamo ora i benefici della meditazione vipassana.

Dicevamo la consapevolezza.

Lo devo ammettere: è vero che queste certe tecniche di meditazione generiche ti fanno calmare e poi da questa calma sorge la consapevolezza: questo è vero, in qualche modo posso dire che tutte le tecniche meditative favoriscono la consapevolezza.

Ma non è detto!

Il focus della tua attenzione nelle altre tecniche è qualcosa che ti fa calmare, come un mantra per esempio o il respiro: osservo il respiro o recito un mantra, questo fa focalizzare la mia attenzione sul mantra o sul respiro.

Poi nel vivo del corso scopriremo al meglio la differenza.

Il punto è che quello che vorrei dirti in questa fase è che, invece, la Vipassana è studiata proprio per portare la consapevolezza in qualsiasi esperienza tu stia vivendo nel “qui e ora”, momento per momento questo è il focus.

Mentre nelle altre meditazioni ad esempio il focus è sul mantra o sul respiro, nella vipassana –una volta superata una iniziale fase di calma- si va ben oltre e porti la tua attenzione su quello che stai vivendo momento per momento nel tuo quotidiano.

Quindi non è una consapevolezza forzata sul respiro o sul mantra, ma ti allena a sviluppare la consapevolezza di qualsiasi cosa stai vivendo…

E ti pare poco?

Questo è uno dei grandi benefici della meditazione Vipassana.

Vipassana la “Insight meditation”

Dicevamo che la Vipassana è conosciuta anche come “insight meditation”: insight è un lampo di comprensione profonda. Quella che risponde al momento “Eureka!” di Pitagora.

È un po’ quando noi ci diciamo “ah, adesso è chiaro, adesso ho capito”.

Non è solo un freddo concetto magari letto su un libro e dato per assodato, quando hai quell’ esperienza, quell’ Insight, nulla è più scontato ma è qualcosa che hai realizzato nel profondo, che adesso ti è chiaro come mai poteva esserlo prima. Hai messo insieme dei pezzi.

Ecco quello è un insight e questo non solo ti fa fare delle scelte più chiare, ma ti connette con vari aspetti di te stesso.

E per essere più chiaro ti faccio un esempio personale:

Esempio personale

Ero in un ritiro di Vipassana in cui si sta interi giorni in totale silenzio, funziona proprio così perché favorisce l’ascolto interiore, quindi non puoi: parlare con nessuno, ascoltare musica, leggere qualsiasi cosa ecc. ecc. tutto ciò che ti distrae dallo sguardo interiore è vietato o sconsigliato.

Nessuno sta lì puntato col fucile, ma se vai a un ritiro di Vipassana lo fai per ottenere dei benefici e quindi ti ci applichi.

Ero costretto quindi a mettere l’attenzione non più fuori, su tutte le cose distraenti, tipo facebook, whatsapp, letture, musica, ma ero costretto in qualche modo a guardare dentro di me.

Anche mentre mangiavo. E ho notato come mi avventavo sul cibo con una rapidità incredibile come se consumassi tutto con una vorace velocità.

Certo ad  certo un livello lo sapevo già prima ma non l’avevo mai osservato così attentamente.

E a un certo punto mi sono ricordato di come mio fratello maggiore, da bambino, una volta finite le sue patatine fritte, se non mangiavo in fretta le mie se le finiva lui!

Questo mi ha incominciato a mettere una certa forma di agitazione, di fretta che mi condiziona ancora la vita.

Questo aspetto di me era in parte celato nel mio inconscio e in parte forse ne ero anche cosciente, ma non l’avevo mai connesso prima con il modo che avevo di avventarmi sul cibo, anzi prima di questa attenta osservazione non mi sembrava neanche che mi avventassi sul cibo in quel modo là.

Ed ecco che grazie alla vipassana ho avuto un vero insight, un livello di consapevolezza che ha messo alla luce sia il modo che tendo ad adottare quando vedo il cibo, sia delle potenziali concause generate nel mio remoto passato.

Libertà di scelta

Quando realizzi qualcosa del genere in te succede qualcosa di magico: una forma di liberazione perché invece di subire un meccanismo automatico hai la libertà di scegliere una azione diversa

Tornando all’esempio personale, la mia tendenza con il cibo è rimasta quella: non è che è cambiata, solo che adesso posso scegliere se assecondarla o mangiare in modo meno compulsivo.

So che c’è questa dinamica, la posso notare quando la sto attuando:

ho un piatto davanti, mi accorgo che mi sta succedendo qualcosa, quindi sto per aggredire il cibo, e posso scegliere -mettendoci la giusta attenzione- anche di adottare dei tempi di masticazione diversi.

Per esempio, posso scegliere di lasciarmi andare alla mia tendenza naturale o posso scegliere di adottarne un’altra, una diversa, non sono più schiavo del condizionamento:

Il condizionamento c’è, lo vivo, ma ne sono anche libero.

Vedi nella pratica come una semplice esperienza ci può rendere sempre più liberi.

Questo è un vero insight e questo è proprio quel tipo di libertà che ti dà la consapevolezza: una libertà che è anche alla tua portata, come vedi.

Scopri anche tu il: corso di meditazione vipassana

 

 

 

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