meditazione Mindfulness

meditazione mindfulness

“Mi hanno parlato della meditazione Mindfulness. Mi spieghi meglio cos’è e come funziona?”

meditazione mindfulnessSì, la Mindfulness come anche la Meditazione per Indaffarati si basa su un’antica tecnica, chiamata appunto Vipassana.

Questa tecnica ha matrice buddhista: è il Buddha che l’ha insegnata.

In quanto tecnica non richiede alcuna conversione al buddismo.

Può essere praticata in modo laico, come la Meditazione per Indaffarati o la Mindfulness.

La Mindfulness è un marchio registrato, innanzitutto.

Jon Kabat-Zinn, un signore statunitense, ha preso la Vipassana e in qualche modo ne ha fatto un programma per la riduzione dello stress. Continue reading meditazione Mindfulness

da Samatha a Vipassana

da Samatha a Vipassana

Leggo la domanda di Giorgio.
Giorgio chiede:

“Qual è il cammino per passare da Samatha a Vipassana?

Ci avviciniamo alla meditazione con una pratica di attenzione al qui e ora nel corpo, nella mente, nel respiro, osservandoci senza giudizio. Questa è Samatha, fermarsi, pace e tranquillità.

Domanda: Come si può gradualmente passare da Samatha a Vipassana? Passare all’introspezione, al vedere in profondità le cose come sono? Grazie Claudio”.

Scopri:

  • l’insieme samatha-vipassana
  • la differenza tra Samatha e Vipassana
  • L’ancoraggio
  • La superficie calma che riflette le cose come sono
  • Vipassana per andare in profondità
  • Come scoprire le cose a strati
  • Quando usare Samatha anche in Vipassana
  • e molto altro ancora

Guarda il video di circa 10 minuti o leggi la trascrizione qui sotto:

 

Continue reading da Samatha a Vipassana

Samatha-Vipassana: Quando il respiro ti limita

Samatha-Vipassana: Quando il respiro ti limita

Giuseppe domanda:

Mi risulta difficile osservare il respiro, se tento di osservare il respiro è come se non riuscissi a lasciarmi andare. Quindi devo osservare il respiro o lasciarmi andare?

E poi aggiunge:

Quando faccio meditazione e osservo il respiro è come se reprimessi i pensieri. La base principale della vipassana è osservare il respiro o lasciare andare? Devo lasciarmi andare o osservare il respiro?

 

L’ancoraggio e la Trappola della mente discorsiva

Meditazione sul respiroCiao Giuseppe, da una parte hai senz’altro ragione: osservare il respiro ti lega ed in quanto “legame” non ti lascia libero di fluire.

Dall’altra parte è un “legame fondamentale”: se lasciassimo vagare la mente non staremmo più meditando.

Alla fine di questo articolo sono convinto che tutto ti sarà più chiaro, stranamente il mio invito è comunque di riportare l’attenzione al respiro benchè “limitante”.

si esatto: ti sto dicendo che ti limita e ti sto invitando a usarlo comunque!

Perché? Perché spesso la “mente discorsiva” fa pressione perché tu ti perda nel labirinto dei pensieri e senza neanche accorgerti, ad esempio ti ritrovi, mentre mediti, con un pensiero del tipo: “ma sto meditando bene o male?” “perché mi sento limitato?” “A me questo respiro, non mi convince molto” eccetera eccetera.. Continue reading Samatha-Vipassana: Quando il respiro ti limita

Vipassana Recensioni

Vipassana Testimonianze

In molti prima di fare una esperienza di meditazione Vipassana vogliono conoscere le opinioni di altri.

vipassana criticheHo pensato di raccogliere, a beneficio di chi sente il desiderio di saperne di più, le opinioni di chi ha fatto già almeno una esperienza di vipassana.

Certo alcuni vorranno conoscere le esperienze vissute in un ritiro di vipassana, altri magari vorranno conoscere le testimonianze di chi ha fatto un corso, come il corso di meditazione vipassana che propongo qui.

In questa pagina mi concentrerei su esperienze diverse da quelle del mio corso (benvengano anche quelle) che invece puoi trovare in quest’altra pagina: Corso Vipassana.

Insomma sarei felice di raccogliere la tua opinione mettendola tra i commenti qui in basso

Ecco intanto come ho vissuto il mio primo ritiro di meditazione vipassana e recensione:

Meditazione Vipassana esperienza personale

Mia madre aveva già lasciato il corpo da un paio di anni, quando mi decisi di fare anche io uno di quei ritiri di meditazione vipassana di cui avevo molto sentito parlare da lei in passato.

Mi spaventava molto il silenzio e l’isolamento che mi sembrava di vivere come una costrizione e pensavo potesse essere limitante e faticoso da mantenere, avevo dubbi anche se effettivamente lo avrei potuto reggere.

Ricordo che lei, prima di partire, mi diede il numero di telefono del centro dove si sarebbe svolto il ritiro, dicendomi di non spaventarmi se non mi avrebbe chiamato per giorni e di chiamare quel numero in caso di grave necessità..

A quel tempo i cellulari o non c’erano o erano una rarità, ma oggi come oggi, ritengo sarebbe importante ritornare a quel metodo.

Telefonate si o no? Ecco come risolvere!

Immagina di andare tu ad un ritiro di vipassana e di fare come allora: spegni il tuo cellulare quando arrivi, dopo avere lasciato il numero telefonico del centro dove si svolge il ritiro:

gli altri possono contattarti quindi stai tranquillo tu e stanno tranquilli loro.

Ovviamente ti contattano in caso di estrema necessità e la tua attenzione non viene distratta da chi posta la foto di cosa hanno mangiato a cena o il selfie al ristorante con gli amici..

Quindi si ripulisce la mente, sia dalla preoccupazione di non essere raggiungibile, sia di perderti qualcosa di grave: se c’è bisogno ti chiamano altrimenti vale la regola: “nessuna nuova, buona nuova”

E il superfluo viene eliminato alla fonte: selfie, chiamate di circostanze, quello a lavoro che ti vuole contattare anche se stai in vacanza.. eccetera eccetera..

tornando all’esperienza di vipassana

Ma torniamo alla mia prima esperienza di vipassana in ritiro.. dicevo che allora tutto ciò mi spaventava.. mi chiedevo:

“come sarebbe stato essere isolato?” come “stare senza leggere, senza ascoltare musica, senza chiamare i miei cari? Come fare ad evitare di parlare con i miei compagni di ritiro?”

Ma alla fine tutto era organizzato per facilitare il silenzio e riportare l’attenzione allo sguardo interiore e sviluppare consapevolezza e presenza mentale (quella che in inglese viene chiamata “mindfulness”).

Tutto fu molto semplice.. o meglio.. non ci furono quelle difficoltà che mi ero immaginato..

..ce ne furono di diverse, ma “magiche” da sperimentare.

Ad esempio mi sorprese scoprire che non era affatto difficile stare in silenzio… ..almeno in apparenza…

..peccato che mi ritrovai a fare proprio quello che il mio maestro portò come esempio per quando la mente cerca di trovare stimoli per distrarsi:

mi attaccai all’etichetta della bottiglia di acqua minerale per leggere tutti i minerali contenuti nell’etichetta! 😊

alla faccia del silenzio interiore! Di nuovo a cercare di distrarmi con qualsiasi cosa capitasse a tiro: persino l’etichetta della bottiglia d’acqua…

Ma la bellezza sta anche nel vedere le difficoltà: la rabbia e l’avversione che provi in certi instanti..

Chi non si è detto “ma chi me lo ha fatto fare a stare qui seduto come un cretino?” “questa roba non fa per me, adesso mollo tutto e me ne vado!”

Io sì 😊

Oppure: “ma che cavolo fa quella persona che mentre stiamo a meditare disturba tutti quanti? Come si permette?” Per poi scoprire che meditare è stare con quello che c’è e quello che succede all’esterno potrebbe rimanere lì, all’esterno, se non sono io a portarlo dentro…

vipassana recensioniIl “maestro del maestro del mio maestro”, si chiamava Ajahn Chah era solito dire: “non andare fuori a disturbare il rumore” ed io cavolo se ci andavo!

(Ajahn Thanavaro è il mio maestro, Ajahn Sumedo – da cui ho ricevuto insegnamenti anche io- il suo, e Ajahn Chah il maestro di Sumedo)

Insomma devo dire che tutte le difficoltà che si attraversano sono assolutamente diverse da quelle che uno ci si può aspettare, ma soprattutto -una volta attraversate- sono spesso fonte di importanti realizzazioni (insight) e diventano parte fondamentale di quel meraviglioso percorso che si fa in un ritiro di meditazione vipassana.

Ecco questa è una piccola condivisione di una esperienza di vipassana in un ritiro, ti invito a lasciare qui la tua testimonianza, se vorrai, a beneficio di chi non l’ha ancora fatta e vuole capire come è per chi, quell’esperienza, l’ha vissuta per davvero.

Lascia qui al tua testimonianza tra i commenti:

Il Vero cambiamento nella Vipassana

Il Vero cambiamento nella Vipassana

Scopri:

  • vipassana: quando osservare e quando intervenire
  • meditare con un dolore
  • la diagnosi è diversa dalla cura
  • cambiare per essere più se stessi
  • il braccio di ferro che da forza al dolore

L’essenza della Vipassana, se ho ben capito, è simile al fulcro della meditazione per indaffarati, ovvero stare con ciò che c’è – esattissimo Carlo, hai capito bene – ma se sto con ciò che c’è non cambio nulla, come nasce il cambiamento?

Guarda il video (circa 12 minuti) o continua a leggerne la trascrizione sotto:

Continue reading Il Vero cambiamento nella Vipassana

NON RIESCO A MEDITARE scopri come meditare con la tecnica di meditazione VIPASSANA

NON RIESCO A MEDITARE

scopri come meditare con la tecnica di meditazione VIPASSANA

“non riesco a meditare” quante volte mi continuo a dire che questa frase proprio mentre sto meditando..

Magari sono invaso da mille pensieri, sono agitato, mi sento proprio che sto buttando via il mio tempo, mentre sto meditando.. Continue reading NON RIESCO A MEDITARE scopri come meditare con la tecnica di meditazione VIPASSANA

il Satipatthana sulla Meditazione Vipassana

Questo articolo sulla meditazione Vipassana, fa parte di un progetto sperimentale, volto alla traduzione e divulgazione di testi tratti da video preziosi originariamente in lingua inglese.

Pertanto per chi facesse fatica a capire l’inglese, può, attraverso questo progetto, fare tesoro di certi insegnamenti seppur con una traduzione automatizzata, e con i limiti (sempre meno evidenti) di tale traduzione.

Buona Lettura e Buona meditazione!

Continue reading il Satipatthana sulla Meditazione Vipassana

Meditazione sulle 4 posizioni

Meditazione sulle 4 posizioni

Stai per scoprire una tecnica passo-passo di meditazione molto varia, dinamica e utile per vedere la differenza di presenza tra una dimensione ad un’altra, o da una posizione ad un’altra..

ma cominciamo dall’inizio..

Se credi che meditare si fa solo da seduti ebbene è venuto il momento di allargare gli orizzonti della meditazione ma soprattutto della consapevolezza.

Una ex-spia americana, diventato un famoso insegnante di meditazione vipassana, diceva che stare ore seduto a meditare non ti meditazione camminatarende un risvegliato.. poi aggiungeva anche: “le galline stanno ore appollaiate ma non ne ho mai vista una risvegliata!”

Anche io insisto molto su questo aspetto, per questo ho messo a punto la meditazione per indaffarati 7 minuti al giorno per una vita serena e consapevole

Ma non sono solo in compagnia di una ex-spia americana a sostenere questo principio persino il Buddha storico, Siddharta Gautama, che ti ricordo non era un dio ma un uomo proprio come te e me (e anche tu ed io possiamo diventare dei Buddha, dei risvegliati), ricordava che si sono 4 posizioni in cui potere meditare:

da seduti, da sdraiati, in piedi ed in movimento.

Se ci pensi ogni posizione va bene per meditare! Qualsiasi cosa tu faccia (ed è proprio l’essenza del metodo de La Meditazione per Indaffarati)

Certo è utile sapere come fare una meditazione in piedi che non ti distragga o come fare la meditazione camminata.

Come è utile, ad esempio con la meditazione da sdraiati avere anche una voce che ti ancori alla presenza piuttosto che farti addormentare. Continue reading Meditazione sulle 4 posizioni

Documentario sulla meditazione: Liberi dal CARCERE grazie alla meditazione vipassana

Liberi dal CARCERE grazie alla meditazione vipassana

Stai per scoprire un bellissimo documentario di circa 51 minuti su come la vipassana aiuta i carcerati, addirittura in un carcere duro come quello in India.

Se vuoi vedere direttamente il documentario clicca qui altrimenti continua a leggere della mia esperienza di vipassana in carcere.

La meditazione vipassana rende liberi

Sapevi che la meditazione Vipassana rende liberi? Ebbene si anche dentro ad un carcere.

meditazione in carcerePer anni ho fatto il volontario e agevolavo la meditazione vipassana nelle carceri di Roma.

Facevo parte di un programma che si chiamava “Libertà nelle Prigioni” (e si chiama ancora perché è ancora attivo clicca qui per saperne di più Progetto Libertà nelle Prigioni).

Strano vero? “liberi dentro la prigione”.. Continue reading Documentario sulla meditazione: Liberi dal CARCERE grazie alla meditazione vipassana

Perché la meditazione vipassana

Perché proprio la meditazione Vipassana

bnefici meditazione vipassanaCiao se sei qui è perché probabilmente anche tu volevi saperne di più sulla meditazione Vipassana.

Qualcosa ti ha attirato di questo tipo di meditazione e non sempre è chiaro a tutti da subito, bisogna pensarci un attimo.

Avrei bisogno di sapere cosa ha spinto te a cercare informazioni sulla meditazione Vipassana, cosa ti ha incuriosito..

In fondo è un esercizio di consapevolezza, sondare dentro se stessi (vedrai che potresti rimanere sorpreso nel mettere alla luce questo aspetto).

Prima di aggiungere tra i commenti il tuo “Prezioso” parere ti lascio qualche domanda che potrebbero guidarti nella riflessione:

Innanzitutto, sarà bello leggere anche cosa ha spinto gli altri, ma per piacere resisti alla tentazione di farlo PRIMA di avere scritto il tuo parere.

 

Quindi ecco le domande:

 

Quali benefici credi abbia la meditazione Vipassana? Elenca quelli che ti vengono in mente

 

Quali tra questi benefici ti attira di più (forse il primo che ti è venuto in mente)?

 

Quale sofferenza ti aiuta a risolvere? (forse potrebbe capirlo proprio attraverso quel singolo beneficio?)

 

Per piacere rispondi a queste domande aggiungendolo tra i commenti qui sotto (potrai tornare nei prossimi giorni a leggere cosa dicono gli altri):