meditazione vipassana e interazioni con samatha

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Guarda il video di circa 6 minuti o leggi la trascrizione sotto:

La prima domanda è una domanda di Marco, un nuovo arrivato che già da un po’  di tempo ho cominciato a dargli una risposta per iscritto, tanto per velocizzare i tempi. E comunque, fatto sta che Marco domanda:

“Ciao Claudio, finalmente mi sono deciso a impegnarmi, fino a ieri ho utilizzato il materiale che metti a disposizione gratis, tra cui la meditazione sul calmo dimorare di cui dopo un po’ mi sono fatto una copia da campana a campana.

La mia domanda è questa:  per la meditazione quotidiana posso usare indifferentemente  la meditazione sul calmo dimorare, vagare da campana a campana, e la meditazione sul respiro da sette minuti?

Magari alternandole a piacere?

Oppure è meglio usare sempre la stessa meditazione e, in questo caso, qual è il meglio delle due?

Grazie mille”

Allora Marco, in qualche modo ti ho già anticipato la risposta, ne approfitto comunque per essere ancora più esplicito a voce.

Diciamo che è utile, intanto sono tutti e tre meditazioni, la terza sarebbe quella silenziosa diciamo così, cioè da campana a campana e sono tutte e tre, cioè le altre due meditazioni guidate sono tutte e due meditazioni Samatha, che cosa sono le meditazioni Samatha?

cosa sono le meditazioni Samatha?

Sono delle meditazioni il cui scopo è quello di radicare la nostra attenzione, raccoglierci, un termine molto usato è quello di sviluppare la concentrazione.

Ma quando parliamo di concentrazione non immaginiamo non so, un pilota di aereo concentrato al massimo sulla guida e che quindi arriva stanco a casa poi dopo, non è una situazione stancante quella di concentrarci e quindi io preferisco il termine raccogliersi, perché non c’è uno sforzo in questa concentrazione.

C’è soltanto un, anzi un riposare la mente rispetto ai mille stimoli esterni.

E quindi c’è un raccoglimento a tutto, e quello che produce è uno stato di grande quiete, di Samatha come si suol dire tecnicamente.

Quindi queste tecniche hanno tutte e due questa funzione.

Usare la “da campana a campana” è anche meglio, alternare anche con quelle guidate anche meglio, perché ti permette intanto di ascoltare te stesso e non la mia voce e quindi questo è già un passo, prepara già alla parte seconda di una meditazione, più potente, che è quella poi che suggerisco da venti minuti nel percorso di come meditare coaching, che è la meditazione Vipassana, quella che è di fatto la meditazione Vipassana.

Se poi hai seguito il tele training della meditazione per indaffarati probabilmente avrai capito meglio la differenza tra l’una e l’altra.

Comunque diciamo che una volta che ci siamo raccolti, una volta che abbiamo sviluppato questa attitudine, quasi spontaneamente la mente comincia a esplorare, e cosa esplora?

cosa esplorare con la mente

Quello che succede, quindi quello è già la fase Vipassana della mediazione.

È molto spontaneo, non è che bisogna proprio trovare un confine netto tra l’una e l’altra, però diciamo le funzioni sono completamente diverse, una sviluppa la calma e invece l’una sviluppa la consapevolezza, Vipassana è proprio quella pensata per sviluppare massimamente la consapevolezza.

Il suo oggetto di osservazione non è un oggetto fisso, come può essere il respiro, come succede spesso nella fase del calmo dimorare per esempio o il corpo, ma è proprio tutto ciò che accade, anche un pensiero può essere osservato in Vipassana.

E quindi ecco che cambia l’oggetto e cambiando l’oggetto, essendo tutto quello che ci accade sviluppi la consapevolezza di quello che stai vivendo.

Ecco perché è molto più potente per lo sviluppo della consapevolezza la Vipassana rispetto alla Samatha.

La risposta

Comunque, ho divagato un pochino, la risposta te l’avevo già data, sì puoi alternarle, è bello anzi usare più tecniche secondo me, non aggrapparci  a una sola, permettere di stare di più con i fenomeni e usare anche più tecniche, vedere come stiamo, ogni tanto usare una meditazione guidata, ogni tanto essere più liberi di osservare in silenzio.

Più riesci a fare tue le tecniche che io ti suggerisco, quelle che trovi nel “come meditare coaching  “ogni mese, sono anche quelli dei suggerimenti, degli stimoli, ti consiglio sempre di seguirle per un po’ e poi magari farne a meno, e poi magari ci ritorni dopo un po’ a quella tecnica,  a quella guida, anche io torno ad usare delle meditazioni guidate proprio perché magari in certi momenti sento di più il bisogno di una voce che mi guida, che mi conduce.

Anche se il bello, quello che faccio in generale è meditare con un timer o con una registrazione da campana a campana.

Come timer io tra l’altro uso zen timer, che trovi sia su android sia su IPhone, e credo anche su altre piattaforme quindi, ma puoi usare qualsiasi timer, e va benissimo con le registrate che trovi, da campana a campana anzi, quelle per me hanno anche una dose di affetto perché la campana che c’è l’ è la campana che aveva comprato mia mamma, da cui ho ereditato la passione per la meditazione.

 

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