Come fare la meditazione vipassana?  

In realtà è molto facile tecnicamente potrei dirti: ”raccogliti e medita”

Ma immagino che vorrai qualche maggiore indicazione 😉

Per praticare la meditazione vipassana, quindi ti offro 3 livelli di risposta

 

Come fare la Meditazione Vipassana soluzione 1 (quasi banale)

Il primo livello di risposta è il più semplice e consiste nel prendere un timer, starsene lì in silenzio e osservare quello che accade per un tempo che va dai dieci ai venti minuti o anche più, come vuoi tu.

Senza troppe indicazioni…

Così accadrà che piano piano inizierai spontaneamente ad osservare sempre più in profondità dentro te stesso, sviluppando auto-osservazione e consapevolezza.

Il risultato di questa auto-osservazione conduce ad una nuova ”visione profonda” che costituisce il significato di Vipassana.

Vipassana significa “visione profonda” che è  il risultato dell’auto-osservazione.

Come fare la Meditazione Vipassana soluzione 2 (semplice)

 

Il secondo livello di risposta è consigliarti di scaricare la meditazione guidata gratis che trovi qui

Si tratta della meditazione guidata del “calmo dimorare”, la scarichi gratis e la fai per un po’ (puoi usare le cuffiette).

In realtà non è una vera e propria Vipassana ma una cornice preparatoria che consiste nell’osservazione del corpo, osservando il respiro e nel rilassare le tensioni, raccogliendoti rispetto agli stimoli esterni: questo è un passaggio fondamentale  per entrare in Vipassana.

 

Come fare la Meditazione Vipassana soluzione 3 (approfondito)

Ma ora passiamo al livello più tecnico della Vipassana, la terza risposta che è la più approfondita..

Molti esperti di meditazione Vipassana amano la definizione ”tecnica di meditazione Samatha-Vipassana”. Ovvero uniscono direttamente nel nome le due tecniche che di fatto si fondono in una tecnica unica.

Samatha possiamo intenderlo come ”calmo dimorare” ed è una parola dell’antica lingua pali.

La meditazione Samatha permette di raccogliere l’attenzione e le energie per STARE in uno stato di quiete radicandoci nel ”Qui e Ora” e  ritrovandoci con noi stessi lontano dai tanti stimoli esterni della quotidianità.

Usando il respiro ed osservando il corpo ritroviamo la calma e la pace con cui ricaricare le pile che usiamo successivamente in Vipassana per osservare con il suo raggio di luce tutti i fenomeni e lo stato delle cose così come sono.

Chiudendo gli occhi (o solo socchiudendoli), escludiamo gli stimoli e stiamo in silenzio con ciò che ci circonda, sia che le cose ce lo permettono sia che ci sia caos, semplicemente impariamo a stare in qualunque contesto anche caotico.

Consiglio di mantenere il silenzio piuttosto che l’uso di musiche di sottofondo, ma non è fondamentale.

Per raccoglierci e concentrarci rispetto agli stimoli esterni osserviamo il respiro ancorandoci al presente e recuperando la calma;

questo del respiro è un’ ancora che useremo anche in un secondo momento dopo aver superato la fase di rilassamento ed essere entrati in Vipassana, in quanto ci verranno dei pensieri, degli stimoli, dei rumori, delle sensazioni corporee che noi resteremo ad osservare quando emergono.

In meditazione Vipassana facciamo luce sugli stimoli ponendo su di essi l’energia e la concentrazione accumulate durante il raccoglimento (Samatha) e usandole come supporto per cavalcare la realtà delle cose così come sono, senza lasciarci travolgere da esse.

OK, queste 3 istruzioni diverse dovrebbero averti dato un quadro utile per fare una meditazione vipassana “fai da te”; se senti il bisogno di fare un corso di meditazione vipassana puoi cliccare qui

 

se invece vuoi solo sperimentare una meditazione gratuita per avvicinarti alla Vipassana clicca qui sotto:

 

Ecco un video in cui svelo in 3 modi diversi e semplicissimi, come fare la meditazione vipassana:

 

 

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