“Quale luce può portare la meditazione vipassana nella nostra vita quotidiana occidentale?”.

Meditazione Vipassana porta luceTanta luce, tanta luce.

Soprattutto noi in Occidente siamo sempre di più in un vortice.

Questi cellulari, questa tecnologia ci distoglie sempre di più dal fare una cosa molto semplice: stare con quello che c’è.

Noi stiamo sempre di meno con quello che c’è.

Mangiamo e guardiamo il cellulare o guardiamo la tv o parliamo.

Facciamo anche trecento cose insieme ma quante di queste facciamo veramente bene?

Certe volte i messaggi che mando mentre sto facendo un’altra cosa vengono addirittura cambiati dal riconoscimento elettronico dentro la tastiera, cambiando le parole che dovrei mandare.

Se invece io mi fermassi?

Non so: sto mangiando e ricevo un messaggio…

Mi sto gustando il mio pasto. Lo interrompo un attimo ma lo interrompo. Prendo il telefono e mi dedico completamente al messaggio.

Ecco che ora scriverei il messaggio molto più velocemente e molto più correttamente perché nel farlo avrei meno distrazioni.

Non avrei neanche più bisogno di chiedere scusa, di doverlo riscrivere eccetera eccetera.

Fare una cosa per volta potrebbe sembrare una perdita di tempo ma il più delle volte ci permette di farle meglio.

Essere più presenti a se stessi significa non solo fare meglio le cose ma essere più vivi perché ad esempio posso godermi molto di più il mio pasto.

Se io mi gusto di più il pasto, quel pasto è vero.

Thich Nhat Hanh fa un bellissimo esempio: se io mangio un mandarino in consapevolezza allora quel mandarino è vivo.

Ne sento vivamente il sapore.

vedi su youtube: mangiare un mandarino in consapevolezza

Tutt’altra cosa di non essere consapevole che lo sto mangiando.

Se penso ad altro mentre lo mangio non dico che se fosse cartone sarebbe la stessa cosa ma poco ci manca.

Ma se il mandarino è vivo allora anche io che lo sto mangiando sono vivo.

Questa è la bellezza.

La verità, come dice Padre Anthony de Mello, cattolico meraviglioso, è che..

la vita è quella cosa che ci capita mentre siamo occupati a seguire tutt’altri progetti.

Noi moriamo e ci rendiamo conto che non abbiamo vissuto pienamente la nostra vita.

Ce ne rendiamo conto quando ormai è troppo tardi.

Grazie a tecniche come la meditazione vipassana noi invece possiamo essere più vivi, essere più presenti alla nostra vita, essere più protagonisti della nostra vita, invece di lasciarci governare da distrazioni, da pensieri che ci portano lontani dall’unico momento che noi viviamo, che è il qui e adesso.

I pensieri hanno questa capacità di portarci nel futuro o nel passato. La meditazione in generale e la vipassana in particolare ci permette di essere presenti con ciò che c’è nel qui e ora, qualsiasi esperienza noi stiamo vivendo.

Attraversare qualsiasi esperienza in presenza ci permette di alleggerirci la vita, di attraversare anche i momenti difficili con più leggerezza e con molte più risorse e lucidità mentale.

La vipassana è un ottimo strumento che ci permette di essere più luminosi, più vivi, più presenti a noi stessi, soprattutto per un occidentale di oggi.

Avendo poi questa natura introspettiva si presta bene, non ha bisogno di scomodare tecniche simboliche che talvolta altre forme meditative hanno.

Con altre tecniche meditative c’è tutto un background culturale che va conosciuto mentre con la vipassana no basta sapere cosa stai facendo ed essere presente a te stesso qualsiasi cosa tu stia facendo.

 

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