Se conosci la meditazione trascendentale o hai fatto una meditazione con un mantra forse conosci la difficoltà di abbinarci il respiro.. ecco come rispondo alla domanda di Stefano

 “Ciao Claudio, alcune domande:

meditazione con mantra, ho notato che nel pensiero è come se ci fossero due livelli, se medito con o senza mantra, i pensieri a volte sono lì, come dei tarli.

Le cose inconsce saltano alla mente che srotola come un film, continue le cose consce come un mantra raramente fluiscono così da sole, al 90% devo sincronizzare il mantra col respiro…

..Se dico Pace e Amore spesso devo sincronizzare, Pace inspirazione e Amore espirazione.

Non so se è corretto, certo che dire pace e amore asincrono dal respiro mi è difficile, a volte mi sovviene ma perdo la concentrazione sul respiro profondo e lento, cioè lo metto in secondo piano.

Quanto è opportuno concentrarsi su un respiro ampio e profondo?”

 

 Meditazione Trascendentale (con mantra) e Respiro

Allora ti rispondo prima a questa parte: va benissimo sincronizzare, non è obbligatorio ma se hai difficoltà a fare diversamente, caro Stefano, va benissimo, fai tranquillamente in questo modo che va bene, fai bene.

Quindi non ti fare scrupoli, va benissimo come stai facendo. Proseguo:

“Quanto è opportuno concentrarsi su un respiro ampio e profondo? Il respiro deve essere solo tranquillo e naturale, perché quando fai qualsiasi cosa solitamente non fai respiri ampi e profondi, a ginnastica li fai per riossigenarti. Forse è lì il mio errore anche col mantra, faccio respiri troppo ampi e profondi? Cosa consigli? E in caso c’è un video?”

Allora Stefano, in meditazione vipassana noi tendiamo a osservare le cose così come sono, e quindi anche il respiro idealmente dovrebbe fluire in modo naturale.

Che cosa succede normalmente in meditazione?

Che magari anche i primi respiri, come dire, ma succede anche normalmente quando stacchi da un’attività ad un’altra magari prendi un attimo fiato, fai *INSPIRA ed ESPIRA PROFONDAMENTE* e il respiro si resetta in qualche modo.

Piano piano, quindi può succedere che all’inizio della meditazione ti resetti un pochino, ok, però idealmente tu senti il respiro che fluisce in modo naturale.

Che cosa succede? Che quando tu osservi il respiro fluire in modo naturale, tendenzialmente questa cosa ti calma.

Non è detto che ti calmi, però più succedere, normalmente succede proprio così, ti calmi e mano mano che ti calmi, mano mano che sei in meditazione, mano mano che sei assorbito dalla meditazione il respiro in modo naturale potrebbe, il più delle volte succede, farsi lento e profondo, e questo è auspicabile, è auspicabile anche se non è l’indicazione;

cioè l’indicazione non è respirare in modo profondo, anche se qualcuno te lo dice e te lo può indicare, ma è quello che succede, dovrebbe succedere in modo naturale.

Se non succede in modo naturale, stai con quello che c’è, non stai meditando male se questo non dovesse accadere.

Però il fatto che accada va benissimo, è proprio quello che succede la stragrande maggioranza delle volte.

 Cominci con un tipo di respiro e piano piano, mentre mediti il respiro si fa più calmo e tranquillo.

Questo che cosa vuol dire?

Che se vuoi essere per esempio a te stesso, meditare mentre stai correndo tra virgolette, il respiro non sarà così e va bene lo stesso, puoi osservare e meditare tra virgolette, osservando te stesso anche mentre stai correndo, e va benissimo, è perfetto, è un ottimo esercizio, quindi va bene così com’è.

Vado avanti con la domanda:

Meditazione coi pensieri: ci sono benefici?

“Spesso mi accade di fare meditazione di 7/10 minuti, di cui realmente tra pensieri e pippe mentali ne faccio la metà. Eppure mi pare di trovare egualmente giovamento.

È possibile?

Più medito più ho la sensazione di peggiorare la qualità della meditazione. Ti capita mai questa sensazione?”

Puoi vedere il video con questa risposta (circa 3 minuti) o continuare a leggere:

Trovi una sintesi in questo articolo: Meditazione Vipassana pensieri e benefici oppure puoi continuare a leggere la trascrizione:

Eh, esatto, sì, è normale. Anche questo va benissimo, in realtà quando tu dici che ne fai la metà tra pippe mentali e così in realtà la meditazione va tutta bene; i dieci minuti sono interi anche nel momento in cui ti rendi conto che parte di quel tempo  è passato distratto dai pensieri.

C’era un maestro di meditazione che diceva che ogni sessione di meditazione, ma anche un’intera giornata di meditazione, per esempio nei ritiri tu mediti dalla mattina alla sera, esattamente se tu quella sessione;

quindi l’intera giornata, o comunque da quando ti metti seduto a quando ti alzi hai fatto almeno mezzo respiro, quindi un’intera inspirazione, oppure un’intera espirazione in consapevolezza, basta quel momento di consapevolezza che in qualche modo è giustificata l’intera meditazione.

Ora l’invito è a cercare di essere presenti, questo va da sé.

 Quindi non crogiolarsi sugli allori, ma il fatto di riuscire a porre l’attenzione è già un disinnescare un processo che altrimenti va in automatico, i pensieri vanno in automatico, le pippe mentali vanno in automatico.

Ogni volta che tu ti accorgi di un pensiero di fatto tu stai disinnescando una cosa che altrimenti andrebbe per conto suo.

Poi ti sta capitando una cosa abbastanza naturale, che cosa succede di fatto?

Che più mediti, più sei attento, allora alcuni pensieri che magari prima c’erano ma non te ne accorgevi, piano piano diventi più sensibile, quindi la percezione mentre stai meditando è persino di avere più pensieri ma il giovamento ce l’hai lo stesso.

È stato anche dimostrato questo, perché hanno messo dei, avevano fatto un elettroencefalogramma ai dei meditanti in ritiro, quindi giorno dopo giorno, giorno dopo giorno, e i meditanti spesso avevano la percezione che il loro livello di meditazione era peggiorato mentre l’elettroencefalogramma diceva che il loro livello di profondità era aumentato, quindi nonostante la percezione di chi meditava, che era convinto di essere stato troppo in preda alle pippe mentali in realtà mano mano che andava avanti nel meditare si vedeva che il livello di profondità della mente, e della calma e della quiete, era assolutamente maggiore.

Quindi va benissimo.

Quindi sì, capita anche a me questa sensazione, mi capita ancora.

Poi ogni sessione è un pochino diversa l’una dall’altra, ma i protagonisti alla fine sono spesso i pensieri, diciamolo, ma va bene così, poi risponderò ad altre domande, Stefano, quindi avrai modo di sentire le altre sfaccettature della stessa questione.

Clicca qui se vuoi sapere cosa ne penso sulla: meditazione trascendentale

 

 

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