Questa mattina desidero ritornare su un tema che abbiamo affrontato recentemente. Mi riferisco ai benefici della meditazione. Ti ho già illustrato gli innumerevoli aspetti positivi che la pratica meditativa ci offre. Ti ho accennato anche a qualche studio scientifico perché la documentazione a riguardo è sempre maggiore e variegata.

Oggi però ho intenzione di chiarire un aspetto davvero molto importante per me. Il beneficio, anzi direi lo Scopo principale della Vipassana è il raggiungimento della consapevolezza attraverso la pratica.

Non esiste dono più grande della presenza mentale. La consapevolezza è un super potere che ti trasforma, ti permette di vivere la vita nel momento presente.

Quando sei completamente presente a te stesso e osservi il mondo che ti circonda, improvvisamente ti risvegli e finalmente sei capace di Vedere.

Sei capace di vedere l’infinita bellezza che ci circonda. Mentre scrivo queste righe mi viene in mente la famosa scena della busta di plastica in American Beauty.

Aspetta, facciamo una cosa. Prenditi una pausa dalla lettura, guarda il video qui sotto all’articolo e torna qui, credo sia il modo migliore per entrare nel mood giusto per l’argomento di oggi.

La Meditazione Vipassana e il dono della consapevolezza

Beneficio Vipassana

Okay, ora possiamo tornare a tema di oggi. Come ti accennavo, il più grande beneficio della Meditazione Vipassana è la consapevolezza. Tutti gli altri benefici in confronto impallidiscono. Se ancora non riesci a capire sino in fondo questa affermazione, non ti preoccupare, se sei arrivato si questo articolo non è un caso. 

Con questo non voglio dire che altre tecniche meditative non possano sviluppare una maggiore consapevolezza:

in qualche modo anche altre tecniche meditative portano allo sviluppo di una certa Presenza mentale (in inglese si dice: mindfulness, da qui la meditazione mindfulness), solo che la meditazione Vipassana è strutturata in modo da puntare direttamente alla consapevolezza.

In inglese ci sono due parole diverse per dire “consapevolezza”:

“awerness” è forse quella più vicina al significato che gli diamo noi, di conscia visione delle cose.

Mindfulness significa più “presenza mentale” e indica più uno stato di presenza: ovviamente le due cose si assomigliano molto e con la Meditazione Vipassana otteniamo entrambi gli aspetti.

Si chiama Vipassana (della visione penetrativa) proprio perché è in grado di andare nel profondo di noi stessi.

Qualsiasi meditazione, per funzionare bene, ha bisogno di permetterci di isolarci dalle distrazioni (gli elementi che generano stress o distress).

Solo dopo avere raggiunto una certa “pace interiore” (c’è chi la chiama: concentrazione) allora è possibile sviluppare la Consapevolezza.

Anche chi pratica la meditazione Vipassana, attraversa una prima fase di raccoglimento chiamata Samatha.

Per questo spesso viene chiamata “meditazione Samatha-Vipassana”.

Ma una volta concentrati e in pace, emergono sensazioni, emozioni, sentimenti, percezioni intuizioni e molto altro ancora.

Se con tecniche di meditazione di concentrazione si cercano di evitare queste distrazioni o “cose che emergono” per tornare, ad esempio al respiro, in Vipassana invece diventano i nostri oggetti di osservazione.

I pensieri sono un classico esempio di distrazioni (che possono essere osservati).

Ma Attenzione: noi non siamo in balia dei pensieri -non ci sarebbe consapevolezza in questo- ma li osserviamo.

Noi osserviamo i pensieri. Noi siamo il soggetto (veri protagonisti della nostra vita) e i pensieri oggetto di osservazione: questa è consapevolezza!.

mindfulness: soggetto-oggetto

 

E non stiamo parlando della “sola consapevolezza del respiro” ma di tutto quello che stiamo sperimentando!

Per questo è potente e profonda. Mano a mano che alleni la tua consapevolezza in quello che ti sta succedendo, mano a mano vedi “le cose così come sono”, avrai sempre più “insight”…

Che cosa significa insight meditation

Ecco, lo so è una parola strana ed inglese. Non esiste una parola in italiano per descriverla bene, ma eccone una bella definizione da wikipedia:

Insight (letteralmente “visione interna”) è un termine di origine inglese usato in psicologia, e definisce il concetto di “intuizione”, nella forma immediata ed improvvisa.

L’insight consiste nella comprensione improvvisa e subitanea della strategia utile ad arrivare alla soluzione di un problema o della soluzione stessa – colloquialmente conosciuto come lampo di genio o con l’espressione inglese: “Aha! Experience”. [..]

Una definizione intuitiva del concetto di insight è l’esclamazione “Eureka!”, attribuita ad Archimede di Siracusa nel momento in cui scoprì (tramite un insight) il suo noto principio.

Non è un caso che la Meditazione Vipassana si chiamata talvolta anche “Insight Meditation” o meditazione di visione penetrativa. Anche se a me piace chiamarla: “meditazione di visione profonda”.

Ecco quindi la grande semplicità e potenza di questa tecnica meditativa: non nega il vivere quotidiano evitando le esperienze al di fuori della concentrazione per isolarti nella tua meditazione (ad esempio nel respiro o in un mantra), ma le accoglie e le osserva direttamente mentre ce le viviamo!

Riguardo alla sua “semplicità” ci sarebbe molto da dire, infatti è tecnicamente facile ma talvolta ci può apparire difficile da un punto di vista esperienziale, ma questo è un altro argomento..

Una cosa è certa: noi (almeno la stragrande maggioranza di noi, me incluso) trascorriamo gran parte della nostra vita senza essere Presenti e Consapevoli di noi stessi, la Vipassana è un allenamento a essere sempre più consapevole.

Non si tratta di “o bianco o nero”, non è funzionale pensare che oggi non sei consapevole e dopo avere fatto la Vipassana improvvisamente sarai consapevole e Presente a te stesso in ogni istante della tua vita futura.

Ma ogni giorno lo sarai sempre di più giorno dopo giorno: sempre più consapevole.

Ci saranno alti e bassi, ma la linea della tua consapevolezza, con tutte le curve del caso, sarà una linea crescente e svilupperai una sempre maggiore consapevolezza, integrazione con te stesso e gli altri e maggiore felicità.

 

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